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Massimo Caravita
La prima politica è osservare le ricchezze presenti: sono infinite le possibilità che Bologna ha di essere più attenta alla vita che c’è, più attraente per chi ci vive, per chi imprende, per chi lavora, per chi frequenta l’Università o soltanto per chi passa da turista.
Questo è possibile solo se ciascuno di noi è disposto a collaborare con gli altri, offrendo il nostro 13244702_585110384998510_2183238994605014932_npersonalissimo contributo e le proprie doti, uniche e irripetibili.
Chi si candida alle elezioni può farlo per ritagliarsi la sua piccola fetta di potere, alimentando così la stanchezza della libertà e della responsabilità della gente; oppure può mostrare che si può cercare il bene comune, con umiltà e senza tornaconto personale, attraverso il dialogo e il confronto.
Ogni candidato ha la possibilità di testimoniare che la politica è un bene, operando con realismo e prudenza, senza fare promesse che non può mantenere.
Occuparsi del bene di tutti in una amministrazione comunale, regionale o statale è di per se stesso un bene, perché significa contribuire a fare della propria città, Regione o Nazione una casa abitabile per tutti e per ciascuno.