Prospettive

Le proposte di Massimo

NUOVI BENEFICI DAL TURISMO: 5 punti programmatici per Bologna Città metropolitana.

 

Il 2015 è stato un altro anno favorevole per il turismo internazionale: secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) gli arrivi internazionali sono stati 1,184 miliardi con un incremento pari al 4,4%, ovvero 50 milioni in più rispetto al 2014.

L’Europa – che si conferma l’area più visitata del mondo – ha raggiunto quota 607,6 milioni di arrivi, con circa 27,4 milioni di turisti in più rispetto al 2014.

L’Italia ha intercettato circa il 10% di questi arrivi europei.

Sono numeri giganteschi che sollevano il tema di come gestire masse enormi di persone sempre negli stessi luoghi. Di qui la grande sfida ed opportunità per Bologna città metropolitana di ampliare l’offerta, proponendosi come meta alternativa con un’offerta turistica variegata.
Infatti, solo 1,5 ml di persone, delle 9 arrivate in Emilia Romagna nel 2015, hanno scelto Bologna Città metropolitana come meta. Bologna ha tante risorse ancora da offrire.
Dobbiamo fare uscire alla luce del sole queste ricchezze note, farle conoscere ad apprezzare da chi viene a Bologna per la prima volta come da chi ci ritorna desideroso di ripetere ed approfondire l’esperienza. E’ possibile imprimere un vero salto di qualità alle politiche per il turismo traendone un doppio beneficio per il territorio: diretto, per aumento della qualità dei servizi e indiretto, per la ricchezza che sempre più Turisti/cittadini porteranno sul nostro territorio.
E’ possibile far decollare la Città attraverso il rilancio del Turismo, diffondendo l’idea di un turismo innovativo, sicuro, emozionale, sostenibile, rispettoso della natura. Frutto di un dialogo costruttivo e condiviso con il cittadino e gli operatori economici turistici.

  1. Sfruttare tutte le potenzialità

Attraverso nuove azioni dobbiamo pensare al turista come un “cittadino temporaneo” a cui garantire servizi e diritti paragonabili a quelli di tutti i cittadini e non solo come un “estraneo di passaggio” o “potenziale fonte di guadagno “.
Così possiamo imprimere un nuovo slancio e far fare un vero salto di qualità alle nostre politiche turistiche e alla Città.
Bologna ha tante risorse da offrire. Bologna può dare di più, sviluppando un’economia sostenibile che assorba il flusso dei viaggiatori tutto l’anno e offra ricchezza al territorio!

  1. Rendere la città metropolitana più accogliente

Non solo migliorando la professionalità e la qualità delle strutture ricettive ma anche riqualificando il centro storico, riscoprendo i piccoli borghi dell’area metropolitana, favorendo la biodiversità di flora e fauna negli ecosistemi ambientali, tutelando tutto il territorio circostante.
Ormai è ampiamente noto che numerose analisi di marketing turistico concordano nell’individuare l’‘accoglienza’ come il fattore determinante per attrarre automaticamente la domanda di consumo turistico. Infatti, il “grado di accoglienza” di un’area assume un’importanza strategica sia come principale strumento di promozione a disposizione degli operatori sia come elemento determinante per il ritorno del turista in quella località. Ciò significa, in sostanza, che il ruolo attribuito dal visitatore al “come vengo accolto” è fondamentale ed assume sempre più importanza. Se da un lato non abbiamo dubbi che la rinomata accoglienza emiliana sia un forte attrattore, dall’altro pensiamo che Bologna, per il degrado (e non solo) raggiunto in questi anni non sia all’altezza dell’accoglienza che i suoi cittadini porgono ai turisti. C’è molto da fare. Con forza dobbiamo riqualificare tutto il territorio per favorirne la corretta fruizione, dobbiamo creare le condizioni per un turismo “con l’anima”!

  1. Reinvestire l’imposta di soggiorno

L’imposta di soggiorno ha fruttato a questa giunta ben 5 milioni di euro l’anno. Considerando che è stata istituita nel 2012 significa quasi 15 milioni di euro. Questi soldi, che rappresentano un introito facoltativo per i comuni e che pesa ai turisti, dovrebbero essere impiegati per migliorare i servizi a 360°, per valorizzare il nostro patrimonio culturale e naturalistico e così alimentare un flusso continuo di risorse a sostegno dello sviluppo turistico – culturale della città. Insomma, per la programmazione di politiche concrete di sviluppo in un settore con un altissimo potenziale. A ben guardare le scelte fatte per la promozione e i servizi di accoglienza turistica non sembra proprio che sia stata ben impiegata tra parcheggi con tariffe alle stelle, mancata tutela del commercio nei centri storici, una mobilità sostenibile che non esiste, cartellonistica vetusta o inesistente e così potremmo continuare ancora con altri esempi. Eppure tutto questo è necessario per rafforzare la capacità attrattiva e l’immagine internazionale dei nostri territori! Si possono avviare queste riforme e cambiare passo reimpiegando l’imposta di soggiorno in modo trasparente e proficuo, perché Bologna ha un immenso patrimonio che ha bisogno di essere tenuto bene, non maltrattato, bello, vivo, ricco di bellezza e storia!

  1. Regolamentare la “sharing economy”

Dobbiamo avere il coraggio di disciplinare le piattaforme digitali per la condivisione di beni e servizi e dare le giuste disposizioni per la promozione dell’economia della condivisione.
La così detta “sharing economy” infatti può essere una grande opportunità ma anche una grande debolezza. Va normata per trasformarla in opportunità altrimenti diventa debolezza che incrina il sistema d’accoglienza. Va portato avanti un accordo vero, per recuperare quelle tasse di soggiorno non dichiarate e far emergere il sommerso di quei pernottamenti. Ma soprattutto bisogna essere ambiziosi e regolamentare tutto il sistema che sta sempre di più falsando il valore degli affitti residenziali, sia all’interno della cerchia delle mura che all’esterno. Inoltre, alla base dell’economia della condivisione ci deve essere la pretesa che le regole di sicurezza ed igiene siano davvero rispettate da tutti perché solo una “casa” pulita ed in ordine può essere un luogo di soggiorno piacevole per gli ospiti.

  1. Abbattere le barriere

Ospitalità e viaggi per tutti! Anche a Bologna città metropolitana va istituita la Commissione per la promozione e il sostegno del Turismo Accessibile, così come già avviene a livello nazionale. Ogni persona con i suoi specifici bisogni deve essere messa al centro dell’offerta turistica.
Il turismo accessibile è la massima espressione di civiltà e rappresenta una indubbia attrattiva – moderna e attuale – per riportare in alto l’immagine del turismo italiano nel mondo. L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del nostro bellissimo patrimonio artistico proprio a tutti. Il principio che l’azione della Commissione promuove è semplice e chiarissimo: l’individuo nella sua totalità, con le sue necessità, è un cittadino ed un cliente, ed ha pienamente diritto a godere dell’offerta turistica in modo completo e in autonomia.