Fiavet Emilia Romagna e Marche sta assistendo le adv sul tema. Prossimamente si aprirà il capitolo degli ammortizzatori sociali, una partita nuova che non è chiara alle piccole e medie realtà – di Stefania Vicini
“Capire il valore del nostro sistema e del nostro comparto”. A voler trovare un aspetto positivo nella situazione contingente, questo potrebbe essere uno di quegli elementi che rappresentano un insegnamento o eredità da tenere cara. Massimo Caravita, presidente di Fiavet Emilia Romagna e Marche, prova ad individuare cosa di buono è stato fatto e quali insegnamenti si potranno ricavare dall’emergenza che stiamo vivendo.
La sua analisi parte dalla misura dei voucher, “una situazione che sta salvando il comparto – spiega a Guida Viaggi – e che nasce a seguito del discorso dei viaggi di istruzione (per i rimborsi a seguito della sospensione temporanea, ndr) che poi è stato esteso anche ai tour operator. Il fatto di congelare l’importo ribalta il problema dal nostro sistema ai clienti, che ci fanno da ammortizzatori sociali”, osserva il manager.
Sul tema dei voucher bisogna fare i conti con una situazione che non è ancora chiara e definita. In quanto c’è chi li ha resi “commissionali, chi no, chi li applica al saldo, chi agli acconti, è tutto ancora in via di definizione, un dato di fatto è che stanno tenendo vivo il sistema e salvandolo. Diversa la situazione per chi ha gli aerei e impegni importanti con gli alberghi”.
Cosa rimarrà di buono? “Un sistema che, tutto sommato, è riuscito a parlare con le istituzioni, teniamo presente che la misura dei voucher è una modifica alla legge, quindi vuol dire che esistiamo, politicamente ci hanno ascoltato”, dice Caravita.
Sul fronte generale, considerando la situazione attuale generata dall’emergenza sanitaria, secondo Caravita il sistema “si è mosso abbastanza bene, chi si è appoggiato ad una adv è riuscito a ritornare a casa, altri sono in difficoltà, ancora una volta l’angelo adv esce con un’immagine rafforzata anche nel caso dei voucher, che i clienti non amano molto, ma le adv riusciranno a farli accettare”. Sia chiaro dovranno essere le adv e i t.o. a fare chiarezza e a normare i voucher, “lo si dovrà fare internamente al comparto”, ammonisce Caravita.
I webinar
Dal canto suo Fiavet Emilia Romagna e Marche per cercare di aiutare le adv e fare chiarezza ha realizzato un webinar a cui hanno preso parte Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, Andrea Corsini, assessore al Turismo della regione Emilia Romagna, e l’avvocato Federico Lucarelli, legale Fiavet. Figure trasversali per poter dare una visione del problema “da diverse angolature – spiega Caravita -, politico, legale, istituzionale. Proprio su questo ultimo fronte c’è stata una piacevole sorpresa in termini di risposta. Pensiamo anche alla manifestazione del 2 marzo…”. Un webinar a tutto tondo, quindi, per illustrare alle adv le istanze portate avanti dalle associazioni di categoria, le richieste al governo. L’avvocato Lucarelli si è soffermato sull’articolo 28, mentre l’assessore Corsini “ha detto che sono stati fatti più tavoli con noi e che continuerà a farli per cercare di venirci incontro”.
Gli ammortizzatori sociali
C’è però un altro tema caldo per il settore. Caravita lo mette in luce, soffermandosi sul fatto che ci sono “tante adv con due o tre dipendenti che non sanno cosa devono fare in merito al tema degli ammortizzatori sociali. Questo è un capitolo che ci impegnerà nei prossimi giorni”. Il manager lo spiega in modo chiaro, sul fronte dei benefici riconosciuti dallo Stato, la parte relativa al personale delle aziende è quella più complessa da gestire, nel senso che “è più difficile trovare chiarimenti e supporti, pertanto finita la parte di assistenza alle adv sul tema voucher, si aprirà il capitolo degli ammortizzatori sociali, è una partita nuova che non è chiara alle piccole e medie adv e ci sarà bisogno di dare una forte assistenza da parte delle associazioni e non solo”. Considerando anche il fatto che è “difficile trovare degli interlocutori che ti chiariscano questa parte, basti pensare che esistono la cassa integrazione in deroga, normale, straordinaria”. La situazione attuale? “Molti stanno attingendo dal monte ferie e permessi, se ciò dovesse continuare per molto, le aziende dovranno affacciarsi a questo mondo, che non è molto conosciuto”.
Tra i temi su cui lavorare c’è anche quello del congedo parentale. Sul resto delle scadenze fiscali c’è il commercialista che viene in aiuto. C’è poi una considerazione che Caravita fa sull’intenzione di Ectaa di “estendere i voucher a livello europeo, segno che l’esempio dell’Italia è da riprendere anche in Europa, come deroga alla direttiva pacchetti. Abbiamo fatto da apripista”, dice con soddisfazione.
Stefania Vicini
http://www.guidaviaggi.it/notizie/202313/